Cari colleghi,

Il 2019 è stato un anno importante per la nostra Associazione, ma soprattutto per la nostra professione!

Lo è stato perché abbiamo raggiunto un obbiettivo significativo, che perseguivamo da tempo, l’iscrizione di ANUPI Educazione all’Elenco del Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, elenco riguardante le Associazioni Professionali autorizzate a rilasciare un’attestazione di qualità professionale ai propri soci.

Con l’iscrizione a tale elenco il Ministero dichiara che ANUPI Educazione possiede tutti i requisiti per definire l’attività professionale dei propri soci, di cui attesta la qualità, attraverso la definizione e la pubblicizzazione di un Profilo Professionale al quale tutti gli iscritti si uniformano, offrendo garanzie all’utenza: sul piano della qualità del percorso formativo, dell’aggiornamento professionale e del mantenimento di alti standard di prestazione professionale degli associati.

Abbiamo raggiunto un obbiettivo significativo: possiamo ora dichiararci con sicurezza dei Professionisti in quanto rispondiamo ai criteri definiti da una legge, ma non possiamo dire di aver concluso un percorso. Perché la legge abbia efficacia bisogna che la nostra professione sia conosciuta di più e meglio da istituzioni e soggetti privati, questo è il compito e l’impegno statutario dell’Associazione, ma è anche compito di ciascun socio diffonderne la conoscenza e testimoniarne l’importanza, se vogliamo che la professione sia conosciuta e valorizzata.

Nel corso dell’anno sempre più interlocutori hanno fatto riferimento all’Associazione per avere chiarimenti sulle modalità con cui attivare percorsi psicomotori, oppure per individuare professionisti che garantiscano le qualità necessarie per attuarli. In questa direzione siamo impegnati a sviluppare il nostro lavoro.

Essere polo di riferimento per professionisti e utenti è diventato possibile perché abbiamo promosso e progressivamente incrementato la nostra partecipazione a progetti educativi significativi e rilevanti sul piano territoriale e nazionale, apportando la nostra competenza in un contesto di rete, su obbiettivi coerenti con le nostre finalità etiche e professionali.

In questa fase di evoluzione e cambiamento dei contesti in cui tradizionalmente operiamo è necessario continuare a dare slancio e risonanza alla Psicomotricità, così che venga riconosciuta in tutte le sue potenzialità.

Con lo stesso spirito e con gli stessi obbiettivi ci siamo orientati nei confronti della scuola, sostenendo con la nostra consulenza i soci che partecipavano e promuovevano PON e progetti territoriali coerenti con gli obbiettivi propri della Psicomotricità Educativa, sostenendo in alcuni casi Istituti che con finalità analoghe ne facevano richiesta.

In questa direzione continuerà a svilupparsi la nostra attenzione verso il MIUR, per quanto riguarda la conoscenza del contributo che la Psicomotricità e gli Psicomotricisti possono dare alle scuole di ogni ordine e grado sul piano della progettazione educativa, per la costruzione di percorsi inclusivi, in supporto all’integrazione della disabilità e delle diversità culturali.

Anche per quanto riguarda l’apporto alla formazione dei docenti siamo convinti che la formazione offerta dalla Psicomotricità possa contribuire in particolar modo, portando sempre maggiore consapevolezza di sé sul piano relazionale e corporeo alle figure professionali che operano in ambito educativo.

E’ stato l’anno della nostra nuova Rivista, La PSICOMOTRICITA’ nelle diverse età della vita, una rivista nuova che nuova realmente non è, perché rappresenta la continuità dell’impegno di tanti anni nella riflessione sulla nostra professione e sulla nostra pratica, come l’attenzione e l’orizzonte che la nostra Professione e la nostra Associazione si vogliono dare nell’accogliere il futuro, riconoscendo ed assumendo i bisogni espressi da una società che cambia, ma anche leggendone le potenzialità applicative.

La nostra Rivista è uno strumento fondamentale per la rappresentazione della professione verso l’esterno, quanto rilevante è la Collana Editoriale, raccogliendo l’esperienza di colleghi che stanno sviluppando un’importante riflessione sulle pratiche psicomotorie, sia a livello individuale che attraverso gruppi di lavoro e studio. Abbiamo curato sinora la pubblicazione di 12 testi riguardanti la Psicomotricità, con un ampiamento della risposta dei nostri lettori. Ogni anno pubblichiamo due nuovi testi e il prossimo affronterà un argomento particolarmente importante: la specificità della formazione psicomotoria per gli adulti, in un’ottica di integrazione.

Il 2019 è stato anche l’anno in cui una rappresentanza nostra e di altre associazioni professionali, su iniziativa coordinata dal COLAP, è stata invitata ed ascoltata in Europa dai rappresentanti del Parlamento Europeo e dalle Commissioni che si occupano di Professioni e di lavoro. E’ in Europa che dovremo collocare il nostro orizzonte, aprendo un percorso di ricerca capace di individuare le analogie e le differenze che ci sono fra le diverse figure professionali che fanno riferimento alla Psicomotricità, a partire da una più precisa coscienza della nostra specificità, rafforzandone il ruolo e lo status, anche all’interno della nostra realtà nazionale.

Anche tenendo conto delle diverse realtà associative che rappresentano la professione a livello nazionale ed internazionale, è nostra ferma intenzione perseguire l’obbiettivo primario del rafforzamento della professione, stabilendo e ricercando forme di collaborazione e percorsi di confronto, a prescindere dalle differenze che naturalmente ci caratterizzano.

Una prima esperienza l’abbiamo fatta coordinando la nostra presenza al Parlamento Europeo con altre associazioni, condividendo con loro proposte concrete, altre ci auguriamo di poter sperimentare, attivando relazioni con il Forum Europeo e rafforzando i collegamenti proficui che in questi anni abbiamo avviato a livello internazionale, con la partecipazione a Convegni, con lo scambio di contributi, ospitando esperienze provenienti dagli altri paesi.

Proprio per il compito istituzionale che ci siamo assunti, di garantire la qualità e la coerenza dei percorsi formativi dei nostri soci, abbiamo mantenuto, nel rispetto della loro assoluta autonomia, un rapporto importante con le scuole di Psicomotricità interessate all’attività e alla funzione svolta dall’associazione. E’ un percorso che intendiamo perseguire con costanza, consci dell’importanza che la Psicomotricità, nella sua articolazione e complessità, debba arrivare ad una rappresentazione culturale e professionale sempre più integrata e coerente.

La strada è ancora lunga e per raccogliere quanto stiamo seminando, abbiamo sicuramente bisogno del coinvolgimento di tutti i soci e dell’alleanza con gli altri professionisti che condividono il nostro campo di intervento.

La nostra associazione è in questo momento la più rappresentativa, ma per rinforzarci è fondamentale l’impegno nel rendere concreti ed efficaci gli obbiettivi che progressivamente raggiungiamo, potenziando sempre di più gli aspetti di comunicazione ed integrazione delle pratiche e dei saperi.

E’ per questo che augurandovi un nuovo anno ricco di soddisfazioni personali e professionali,

Vi invito a collaborare con noi e a sostenerci con la Vostra appartenenza all’Associazione.

Genova, 5 gennaio 2020

 

Il Presidente Nazionale ANUPI Educazione

Anton Maria Chiossone