Vi aspettiamo il 30 giugno 2020

all’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

Un momento importante della vita dell’Associazione, che fatta on line

potrà vedere quest’anno la partecipazione di tutti i soci.

 

 I^ convocazione ore 07,00 del mattino

https://us02web.zoom.us/j/83556195246

 

II^ convocazione ore 18,00 20,00 del pomeriggio

https://us02web.zoom.us/j/86392731235

 

Ordine del giorno

 

L’aseemblea vedrà alcuni interventi iniziali, riguardanti le attività dell’anno e i passaggi importanti da compiere insieme.

Darà poi spazio agli intervento dei soci.

1) L’Associazione e la partecipazione dei soci alle iniziative sviluppate nella fase attuale

2) L’Elenco Professionale degli Psicomotricisti di ANUPI Educazione: presenza e visibilità dei soci

3) Il contributo di ANUPI Educazione per l’apertura delle scuole e l’audizione presso il MiUR

4) Collegamenti ed alleanze nazionali ed internazionali

5) Bilancio consuntivo e preventivo

6) CoLAP e Progetto Europa

7) Le proposte formative realizzate e quelle in prospettiva

8) La Formazione Continua e la sua documentazione

9) I Coordinamenti Regionali e le possibilità di partecipazione

10) L’impegno del Comitato Scientifico

11)  Il ruolo della Rivista e della Collana editoriale

12)  Contributi e apertura del dibattito

12)  Varie ed eventuali

 

L’Assemblea si svolgerà sulla piattaforma zoom dell’Associazione

sarà sufficiente collegarsi con il link allegato sopra

 

In attesa di incontrarvi numerosi, vi inviamo un caloroso saluto

 

Il Presidente ANUPI Educazione Anton Maria Chiossone

 

 

 

 

Ecco il documento che abbiamo consegnato al Ministero, per condividere

con voi le linee guida che vogliamo trasmettere in questo momento così delicato.

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ANUPI Educazione 16 giugno 2020

Audizione presso il Ministero dell’Istruzione

DOCUMENTO DEPOSITATO AL MINISTERO

 

Siamo un’associazione di professionisti che operano in ambito educativo e preventivo, attraverso modelli di intervento a modalità esperienziale /laboratoriale prevalentemente nella fascia educativa 0-6, nelle scuole primarie e secondarie e in altre realtà educativo-preventive del territorio, ma abbiamo attivi progetti anche di formazione degli adulti e sostegno agli anziani.

Il nostro paradigma di riferimento è quello di una crescita integrata, del riconoscimento delle radici corporee dell’esperienza relazionale e autonoma, oltre che dell’apprendimento.

Siamo preoccupati di come bambini e ragazzi abbiano vissuto questo periodo di limitazioni delle relazioni e del movimento, proprio in una fase così importante della loro crescita e del loro sviluppo.

Pensiamo alla ripresa della vita sociale e scolastica a partire da alcune priorità principali:

1 – necessità che i minori tornino a sperimentarsi nel movimento, nel gioco e nelle relazioni sociali dentro contenitori educativi flessibili, attivatori delle loro competenze autonome, che prevedano l’integrazione di linguaggi multipli, con particolare attenzione alla corporeità;

2 – assunzione di una metodologia esperienziale che possa essere esportata successivamente su un piano didattico in termini di multidisciplinarietà e autonoma ricerca,

3 – utilizzo di spazi diversificati non solo aula, ma uso creativo di tutti gli spazi della scuola, spazi esterni della scuola, spazi del territorio, da scoprire ed utilizzare con la collaborazione delle strutture pubbliche e private che nello spazio operano: ricerca, mappatura e scelta sulla base di progetti autonomi dello staff docente.

4 – Utilizzo di esperti interni ed esterni che guidino i gruppi dei minori con grande attenzione alla dimensione espressiva, dall’espressività corporea alla musica, al teatro…

Per ciò che riguarda gli operatori della scuola si rende indispensabile un progetto di formazione insegnanti, categoria che percepiamo fragile in questa fase, con approccio laboratoriale a base espressivo-corporeo-emozionale: lo scopo è quello di maturare consapevolezza di sé, della propria corporeità ed emozionalità, di quanto il corpo del docente con le sue sicurezze e le sue paure incida sulla qualità dell’azione educativa. Gli stessi esperti impegnati con i minori possono prevedere interventi indirizzati ai docenti.

Possibilità di individuare altri soggetti da coinvolgere, associazioni culturali, operatori dei parchi e dei musei, nella direzione della costruzione di una comunità educante.

Le altre figure a cui prestare attenzione in questa fase, che a volte hanno dichiarato e dimostrato una fragilità nel rapporto con i bambini e un bisogno di aiuto, sono i genitori, verso i quali pensare percorsi allo scopo di sostenerli nel rapporto con i figli, per implementare la consapevolezza di sé e la capacità di comprensione dei bisogni dei loro figli.

Due proposte operative per una prima fase scolastiica:

C’è la nostra disponibilità a mettere a disposizione le nostre competenze nella fase attuale e nel futuro: pensiamo che ci siano percorsi affrontabili e strumenti utilizzabili a breve, magari utilizzando leggi a suo tempo fortemente innovative come è statala legge 285/97 meglio nota come legge Turco, rifinanziandola e sottraendola all’uso suppletivo che ha assunto per molti comuni nel tempo. La Legge potrebbe dare impulso ad un’ampia area di sviluppo dell’educazione non formale e potrebbe tornare a promuove e realizzare diritti di bambini ed adolescenti da tempo disattesi.

Un’altra opportunità che riteniamo possa essere utilizzata con maggior elasticità promuovendo ed utilizzando le competenze specifiche presenti all’interno della scuola od offrendo una possibilità di inserimento ad esperti esterni, se non utilizzata per coprire il fabbisogno di supplenti a cui oggi spesso è stata orientata, è rappresentata a nostro avviso dall’organico potenziato che potrebbe rafforzare la possibilità di costruire percorsi laboratoriali, essenziali per una scuola che si rinnova.

Milano 16.6.20

Ferruccio Cartacci Direttore Responsabile Rivista

Anton Maria Chiossone Presidente ANUPI Educazione